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Libri / I mille volti della medicina

di Giuseppe Ceretti

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12 MARZO 2010

Si ripete spesso, a torto, che arte e scienza seguano percorsi paralleli, l'una attenta a perseguire fini di bellezza formale, l'altra dedita al concreto divenire, all'analisi oggettiva dei rapporti di causa ed effetto. Una falsa dicotomia che nel tempo ha trasformato l'Italia dotta e dei mille tesori d'un tempo in uno dei Paesi che più diffida del sapere scientifico e che sempre meno ama e tutela i capolavori creati dal genio dei suoi figli.
Un'ulteriore smentita al luogo comune viene dall'ultimo nato dei preziosi dizionari dell'Electa, dedicato alla medicina. Lo splendido volume di Giorgio Bordin e Laura Polo D'Ambrosio, arricchisce di una perla ulteriore la già ricca collana curata da Stefano Zuffi.
Medicina, ma più corretta pare a noi la definizione al plurale, Medicine. Già, perché una simile indagine non si limita a raccogliere le immagini più significative delle alterazioni biologiche indotte dalle diverse patologie, ma scandaglia gli aspetti del rapporto della malattia "con tutte le dimensioni della vita, specialmente nella coscienza di sé e nel rapporto con gli affetti e le relazioni più prossime", com'è scritto nella prefazione.
Il piacere dello sfoglio di questa collana è stato per noi particolare, sin dalla prima pagine con i volti attenti e partecipi di "Lezioni di anatomia" di Rembrandt e il mito di Icaro e la sua sfida ai limiti umani vista attraverso la complessa simbologia di "Paesaggio con caduta di Icaro" di Bruegel il Vecchio sino a Chagall e Matisse che fanno di Icaro l'emblema dell'uomo moderno.
Ecco allora, in una sequenza di capolavori l'umana vicenda delle medicine: dal malato al male nelle sue più diverse accezioni, dai malanni duraturi e gravi sino al mal d'amore o mal di denti, con un ampio spazio riservato alla dimensione umana delle malattie: perdita, solitudine, presenza, sguardo. La medicina è dunque non solo risposta ai bisogni di salute dell'uomo, ma "storia di un rapporto tra due libertà; di chi è curato e di chi cura; è un'avventura di conoscenza, dedizione e amicizia".
La mostra in forma di dizionario che propone Electa incrocia periodi della storia affatto diversi tra loro e soddisfa ogni palato artistico. Fuori luogo ci pare dunque dare indicazioni particolari. A noi preme sottolineare l'efficacia delle tecniche di commento di ciascun dipinto, frutto di un lavoro di grande competenza unito a capacità divulgativa.
Siano consentite, a smentita di quanto appena scritto, annotazioni arbitrarie che riguardano due giovinetti: l'intensità drammatica e l'emozione che emana il dolore innocente della bimba malata di Munch (pag. 314) e l'allegria per converso che suscita il bimbetto dipinto da Rockwell (pag. 265) che a brache calate attende la somministrazione di un antibiotico dal medico girato di spalle e osserva incuriosito, con sguardo furbo e ironico, l'attestato di laurea. Quanti ricordi, profumi e odori di un ambulatorio di tanti anni fa, della mano fredda e via via calda del medico, della caramella alla fine estratta da un vaso grande quanto noi.

Giorgio Bordin e Laura Polo D'Ambrosio
La medicina
Dizionari dell'Arte
pagg. 383, 22 euro
Editrice Electa

12 MARZO 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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